Sabato 12 settembre 2015 alle ore diciassette nella gremitissima Sala del Consiglio Comunale di Pienza, presente il sindaco Fabrizio Fè si si è svolta la cerimonia di inaugurazione della mostra di scultore dell’artista pientino Emo Formichi, promossa dal Comune di Pienza, il Centro Studi Mario Luzi “la barca”, la Fabbriceria della Cattedrale e dalla Pro-loco.

La cerimonia è stata coordinata dal Vice Sindaco e Assessore alla cultura Giampietro Colombini, che dopo i saluti ed i ringraziamenti del Sindaco ha dato la parola a Nino Petreni, presidente del centro studi luziano, la barca, che da anni segue la vista artistica di Emo Formichi. Petreni ha tratteggiato la figura umana e artistica dello scultore pientino, le cui opere hanno destato l’attenzione di grandi critici che fin dall’inizio hanno seguito il suo lavoro, la genialità delle sue opere, create attraverso inusitate e misteriose composizioni di materiali vari. Tra loro ricordiamo: Tommaso Paloscia, Antonio Paolucci, Bruno Santi, Piero Torriti, Leone Piccioni, Roberto Vigevani, Giovanna Maria Carli, Graziella Magherini che lo ha definito “l’artista della metamorfosi”, e soprattutto Mario Luzi.

Aldo Lo Presti, attento critico d’arte di scuola romana e orvietana, ha ricordato l’amicizia di Formichi con il grande poeta Mario Luzi, cittadino onorario di Pienza, Senatore della Repubblica, per alti meriti culturali. Per le celebrazioni del centenario luziano (1914 – 2014) Emo Formici, ha realizzato la scultura “la barca”, scelta dal Comitato promotore delle celebrazioni come simbolo del centenario. La scultura, ispirata appunto ad una barca, con evidente riferimento al titolo della prima raccolta di poesie di Mario Luzi pubblicata da Guanda nel 1935, il 25 novembre dello scorso anno, è stata donata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sotto il cui alto Patronato si sono svolte le celebrazioni luziane, che ha ufficialmente ricevuto al Quirinale lo scultore pientino e la delegazione del Comitato promotore del centenario.

Ha preso poi la parola Mauro Pagliai della casa editrice Polistampa che ha pubblicato il bellissimo catalogo che accompagna la Mostra: Emo Formichi – Un racconto fotografico di Tamajano, un film di Francesco Faralli. Nel catalogo importanti testi di Mario Luzi, Alfiero Petreni, Paolo Andrea Mettel, Marco Nereo Rotelli, Elio Pecora, Paola Lambardi.

Giancarlo Bastreghi, uno dei curatori della Mostra, allestita nelle luminose sale della Fabbriceria della cattedrale affacciate sullo splendido panorama della Val d’Orcia di fronte al Monte Amiata, riconosciuto come Patrimonio dell’ Umanità, tanto caro a Mario Luzi, ha illustrato le caratteristiche della Mostra suddivisa in grandi temi: la civiltà contadina (con le sculture ispirate alla vita dei campi, utilizzando i poveri strumenti e gli attrezzi di lavoro del tempo), la politica ( con la grande scultura “il Parlamento” una grande testa, quasi una Medusa celliniana, accerchiata da una infinità di serpenti,), il sacro ( con un grande dolente crocifisso, realizzato con vari pezzi meccanici di auto abbandonate, e l’angelo dell’Apocalisse), la famiglia (una piccola ma sorprendente maternità, realizzata con povere zappe), ed infine il gioco, il divertissement ( serie infinite di uccelli e ballerine). Al termine, Emo Formichi, genuinamente commosso, ha ringraziato tutti i presenti, il Comune di Pienza e gli altri enti promotori, per la Mostra, da lui sentita come premio per suo lavoro, umano ed artistico. La mostra, che rimarrà aperta fino al 12 ottobre è un’occasione in più per una visita a Pienza ed alle sue raffinate bellezze, e dopo la Mostra consigliamo una visita alla bottega laboratorio di Emo; la famosa “bottega di Emo”, emozionante punto di incontro per vedere all’opera un artista, che ha nella sua lunga storia un bagaglio di vita e di esperienze assolutamente da conoscere ed apprezzare.
Pubblicato da Giovanna M. Carli
Giovanna M. Carli è una storica dell’arte che si è distinta per la sua capacità di intrecciare il rigore accademico con un approccio divulgativo e partecipativo. La sua formazione abbraccia diverse discipline umanistiche, con un’attenzione particolare alla storia dell’arte, alla memoria culturale e al ruolo delle arti nella costruzione dell’identità collettiva.
La sua visione si basa sull’idea che la cultura sia uno strumento per favorire il dialogo tra passato e presente, nonché un mezzo per promuovere l’inclusione sociale. Questo approccio interdisciplinare le ha permesso di lavorare su progetti innovativi che coinvolgono arte, teatro, musica e letteratura.
Valorizzazione della memoria storica
Giovanna M. Carli ha lavorato su progetti legati alla memoria storica, utilizzando la cultura come veicolo per preservare e trasmettere il significato di eventi e personaggi cruciali per la società contemporanea. Tra i suoi contributi più importanti:
- Giorno della Memoria. Ha curato eventi commemorativi, spesso intrecciando arti visive, musica e narrazione per sensibilizzare il pubblico sul dramma dell’Olocausto. Questi eventi mirano a mantenere viva la riflessione su temi come i diritti umani e la lotta contro ogni forma di discriminazione.
- Festa della Toscana. Con la sua direzione, numerosi eventi hanno celebrato il primato della Toscana nel campo dei diritti civili, come l’abolizione della pena di morte (1786). Ha enfatizzato l’importanza di trasmettere tali valori alle nuove generazioni.
Celebrazioni di centenari
Carli si è dedicata all’organizzazione di iniziative per ricordare personaggi e avvenimenti di rilievo, evidenziando il loro impatto sulla cultura contemporanea. Tra i suoi progetti:
- Eventi dedicati a Dante Alighieri* in occasione di celebrazioni dantesche regionali e nazionali.
- Mostre e conferenze incentrate su figure iconiche del teatro, della letteratura e dell’arte.
Focus sull'inclusione e la partecipazione
Uno degli aspetti centrali del lavoro di Giovanna M. Carli è il suo impegno per l’inclusione sociale. Ha promosso progetti che favoriscono la partecipazione di gruppi emarginati o svantaggiati, utilizzando l’arte come strumento per abbattere barriere culturali e sociali. Esempi di questo impegno includono:
- Coinvolgimento di giovani e associazioni. Ha collaborato con organizzazioni come l’Associazione per Crescere Insieme Onlus per creare eventi che permettessero a ragazzi con disabilità di esprimersi attraverso l’arte e la musica.
- Progetti educativi e di sensibilizzazione. Attraverso laboratori e attività didattiche, ha reso accessibili tematiche complesse legate al patrimonio storico e culturale.
Collaborazioni e riconoscimenti
Giovanna M. Carli ha collaborato con enti regionali, come il Consiglio Regionale della Toscana, e con istituzioni nazionali per lo sviluppo di eventi culturali di rilievo. Ha ricevuto apprezzamenti per il suo approccio inclusivo e innovativo, che integra arte, storia e sensibilità sociale.
Stile e contributi intellettuali
Carli si distingue per uno stile che combina:
- Rigore accademico: Approfondisce temi storici e artistici con una metodologia analitica e documentata.
- Visione umanistica: Cerca di restituire un significato etico e sociale al suo lavoro, evidenziando come la cultura possa essere un veicolo di progresso e coesione.
- Divulgazione accessibile: Ha pubblicato saggi e articoli che rendono temi complessi accessibili a un pubblico vasto, mantenendo al contempo un’elevata qualità contenutistica.
Progetti futuri
In linea con la sua carriera, Giovanna M. Carli continua a lavorare su progetti che esplorano il rapporto tra passato e presente, con particolare attenzione al ruolo delle arti nella società contemporanea. Tra i temi che potrebbero essere al centro delle sue iniziative future ci sono:
- La promozione del patrimonio culturale toscano.
- L’approfondimento di figure storiche che hanno lasciato un’eredità significativa nel campo dei diritti civili e della libertà.
Giovanna M. Carli rappresenta una figura di riferimento nel panorama culturale italiano, unendo un approccio intellettuale rigoroso con un forte impegno verso la partecipazione sociale e la trasmissione dei valori della memoria e dell’uguaglianza.
Bibliografia selezionata
Florence Nightingale: Nata a Firenze (2019): Una biografia che esplora la vita e l'eredità di Florence Nightingale, nata a Firenze, e il suo impatto sulla professione infermieristica.
La camicia dei Mille: opere d’arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita (2007): Un catalogo che accompagna la mostra omonima, celebrando il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi attraverso opere d'arte ispirate alla sua figura.
Mostre curate:
La camicia dei Mille: opere d’arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita (2007): Una mostra organizzata sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, che ha presentato opere d'arte dedicate a Giuseppe Garibaldi in occasione del bicentenario della sua nascita.
Opere donate al Consiglio regionale della Toscana: Una trilogia di volumi che documenta le opere d'arte donate al Consiglio Regionale della Toscana, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico regionale.
Ulteriori approfondimenti:
https://www.exibart.com/artista-curatore-critico-arte/giovanna-m-carli/
https://www.leonardolibri.com/autore-13566-giovanna-maria-carli.html
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