«Ha fatto lei questo orrore?»
«No, è opera vostra.»
Pablo Picasso, in risposta a una guardia tedesca in visita al suo studio.
Se i canotti di Ai Weiwei non ci piacciono, confido che ci dispiaccia assai di più quello a cui si riferiscono. Ma a un primo sguardo si capisce a cosa alludono?
Ma la domanda è: non se ne poteva proprio fare a meno? E perché è stata scelta come location la facciata di palazzo Strozzi?
Questi gommoni ben lustri, dall’effetto cromatico non spiacevole, ma siamo sicuri ricordino le bagnarole dei migranti?
Dov’è l’umanità? Dove l’espressività?
Questa la dura critica di Francesco Bonami: “Lavori tirati a lucido, trasformati in oggetti di design, cancellando ogni traccia di quella umanità bistrattata dagli inefficienti politici cinesi della quale Ai Weiwei si fa paladino. Noi occidentali, con sensi di colpa e memorie sessantottine, all’esca di Ai Weiwei abbiamo abboccato subito. In Cina artisti e curatori lo vedono con sospetto, disagio e a volte disprezzo per il cinismo con il quale utilizza temi sociali e tragedie umane per far propaganda a se stesso”.
https://www.left.it/…/ai-weiwei-perche-la-mostra-sui-migra…/
#iostoconlartecontemporanea #larteparladioggi #larteperòarrivaaicuori
Dall’altra parte c’è chi indica all’opera di Ai come un’occasione importante per guardarci dentro.
https://www.left.it/…/ai-weiwei-perche-la-mostra-sui-migra…/
E tutti noi, oggi, grazie anche a questo dibattito, lo faremo sicuramente di più.
#guardaredentrodinoi #lartecomespecchiodellanima #occasionidipensiero
Per l’immagine di palazzo Strozzi http://www.lastampa.it/…/i-gommoni-sgonfi-del-f…/pagina.html
E Voi, cosa ne pensate? Vi piace la nuova facciata di Palazzo Strozzi?