Una serata splendida e tutta in rosso quella di venerdì 8 gennaio 2016, quando alle ore 20, l’antico Teatro Niccolini, già Teatro del Cocomero, ha riaperto più splendido che mai dopo ben vent’anni di porte serrate grazie alla munificenza di Mauro Pagliai, editore e personaggio di spicco della cultura italiana che intende trasformarlo in un centro culturale polivalente dedicato alla cultura europea dove, accanto alla stagione teatrale, troveranno spazio mostre, convegni, una libreria e un caffè letterario.

Molti gli invitati del mondo della cultura, scrittori, critici d’arte, autori con cui la casa editrice Polistampa ha pubblicato libri curatissimi nei minimi dettagli. Tanti i politici di spicco e gli attori venuti a omaggiare un gioiello dell’architettura e della fantasia.

Mauro Pagliai ricorda sul palco, salito subito dopo la raffinata esibizione della scuola di Musica di Fiesole, come è nata l’idea di riportare a nuovo splendore il teatro Niccolini. “Sembrava che in casa si fosse divisi in Guelfi e Ghibellini! – ha esclamato scherzando Pagliai – Le donne non erano totalmente d’accordo, io e mio figlio Antonio sì”. “Ho fatto più il capo cantiere – ricorda Mauro – che l’editore nei mesi passati”. Una bella impresa che ha trovato plauso anche nelle parole del sindaco Dario Nardella, parole che hanno portato alla commozione Mauro Pagliai.
Mauro Pagliai commosso dalle parole di plauso di Dario Nardella.
“C’è stato un tempo – ha sottolineato Nardella – in cui pensavo che dovesse essere un sindaco a fare tutto per la città. Sono contento che Mauro Pagliai abbia fatto questo per Firenze e invito altri imprenditori a farsi avanti!”. Inevitabile la standing ovation del pubblico.
