Spesso la storia dell’arte è concepita come appartenente ai Musei e non “parlante”. Ma la storia dell’arte è tutto ciò che vediamo, è viva, pulsante, fonte di gioia e, soprattutto, parla continuamente ed è tutta intorno a noi.
E parla di noi, del nostro passato ma soprattutto del presente e insistentemente del
futuro. Cosa sarebbe l’Italia senza le sue opere d’arte intese queste come monumenti, dipinti, paesaggio, sculture, architetture, fotografia…e la creatività che contraddistingue il popolo italiano?
Non si chiamerebbe Italia se è vero che basta pronunciare questa parola per ricordare che sul territorio di casa nostra insistono, sono presenti, dal 60% al 75% di tutti i beni artistici esistenti al mondo, dalla preistoria ai nostri giorni. Italia punto di
riferimento per tutti coloro che si occupano di arte, ma non solo, per tutti coloro che vogliono vivere nella e della bellezza. Basterebbero politiche mirate per far rivivere le Comunità con la conoscenza dei loro beni artistici e storici. Ricordiamo come nel XVIII secolo la nostra penisola fosse “presa d’assalto” da coloro che volevano inserire nel loro ‘portfolio’ formativo l’esperienza ‘Gran tour’ ovvero la visita della bella Italia. Oggi, con i nostri musei, oltre 500, con i monumenti e siti archeologici statali in Italia,
con oltre 53 siti Unesco, la penisola si candida ancora a polo attrattivo. A tutto ciò aggiungiamo altri paesaggi spettacolari.
Ed è durante le festività natalizie che molti di noi, anche chi è meno abituato durante l’anno, entrano in una Chiesa e si accorgono della grande spiritualità che vi aleggia, dentro uno scrigno prezioso di arte, storia e cultura. C’è di più. Durante il Natale spesso ricordiamo la nostra infanzia e se siamo bambini o ragazzi pensiamo o all’albero di Natale o al Presepe, spesso a tutti e due. Quanto calore e quanta partecipazione nel fare insieme un presepe? Non c’è esclusione nel farlo, anzi. Un presepe fa parte della nostra immaginazione, della nostra tradizione ed è importante perché ci riporta indietro nel tempo, quando, addirittura, vivevamo nel Medioevo.
La storia dell’arte mi ha condotto nella strada della conoscenza e mi fa porre, ancora oggi, tanti interrogativi ma assai di più ne scioglie. Chi siamo? Da dove veniamo? Perché facciamo il Presepe e come mai siamo legati a questa tradizione, così forte e così emozionante? Una tradizione che mette in scena la vita di un’umile famiglia che, sebbene indigente, ha avuto la gioia di concepire un figlio tra le angustie sì ma in mezzo all’affetto, ‘in primis’, della povera gente, dei pastori. Possiamo leggere il presepe attraverso la storia dell’arte ed emozionarci così tanto da rendere il Natale ancora più speciale. Possiamo anche scoprire i presepi più famosi in Italia e possiamo, grazie alla tradizione del presepe, visitare luoghi storici, musei, per ammirare i capolavori che parlano della Natività. Qui si parla dell’origine del presepe nella storia dell’arte e della Natività, in particolare, ovvero dell’episodio principale nell’iconografia cristiana di tutti i tempi e di tutti i continenti. La raffigurazione della natività ha origini antiche. I cristiani dipingevano e scolpivano le scene della nascita di Cristo nei luoghi di incontro, come le Catacombe romane. Qui si parla della prime rappresentazioni medievali, quelle cioè che hanno dato origine al presepe.
Regala questo libro a coloro che ami e portali a scoprire, nei musei, i presepi più belli del mondo che poi, in arte, si chiamano Natività, La levatrice incredula, Adorazione del Bambino, Adorazione dei Pastori e, infine, Adorazione dei Magi. Ma che cosa significa la parola presepe? Da che cosa ha avuto origine? Davvero Gesù nacque in una mangiatoia? Come lo descrive in immagini la tradizione iconografia? Dove hanno attinto il pennello i più celebri pittori della storia dell’arte? E gli scultori? E chi ha avuto questa idea? Ovvero quella di celebrare il Natale nel 1223, nel piccolo e delizioso paese di Greccio dando origine al primo presepe vivente?
Le fonti che hanno guidato gli artisti a dipingere la Natività sono il Vangelo di Luca, il Vangelo dello pseudo -Matteo, il Protovangelo di Giacomo ripreso nella Legenda Aurea.
Qui un piccolo assaggio o un piccolo saggio di ciò che possiamo scoprire con la conoscenza della storia dell’arte, pagine dipinte e scolpite di uno straordinario racconto da narrare tutti i giorni, perché la Nascita porta sempre con sé amore e conoscenza, insieme a tanta, tantissima gioia.
Giovanna M. Carli è una storica dell’arte che si è distinta per la sua capacità di intrecciare il rigore accademico con un approccio divulgativo e partecipativo. La sua formazione abbraccia diverse discipline umanistiche, con un’attenzione particolare alla storia dell’arte, alla memoria culturale e al ruolo delle arti nella costruzione dell’identità collettiva.
La sua visione si basa sull’idea che la cultura sia uno strumento per favorire il dialogo tra passato e presente, nonché un mezzo per promuovere l’inclusione sociale. Questo approccio interdisciplinare le ha permesso di lavorare su progetti innovativi che coinvolgono arte, teatro, musica e letteratura.
Valorizzazione della memoria storica
Giovanna M. Carli ha lavorato su progetti legati alla memoria storica, utilizzando la cultura come veicolo per preservare e trasmettere il significato di eventi e personaggi cruciali per la società contemporanea. Tra i suoi contributi più importanti:
- Giorno della Memoria. Ha curato eventi commemorativi, spesso intrecciando arti visive, musica e narrazione per sensibilizzare il pubblico sul dramma dell’Olocausto. Questi eventi mirano a mantenere viva la riflessione su temi come i diritti umani e la lotta contro ogni forma di discriminazione.
- Festa della Toscana. Con la sua direzione, numerosi eventi hanno celebrato il primato della Toscana nel campo dei diritti civili, come l’abolizione della pena di morte (1786). Ha enfatizzato l’importanza di trasmettere tali valori alle nuove generazioni.
Celebrazioni di centenari
Carli si è dedicata all’organizzazione di iniziative per ricordare personaggi e avvenimenti di rilievo, evidenziando il loro impatto sulla cultura contemporanea. Tra i suoi progetti:
- Eventi dedicati a Dante Alighieri* in occasione di celebrazioni dantesche regionali e nazionali.
- Mostre e conferenze incentrate su figure iconiche del teatro, della letteratura e dell’arte.
Focus sull'inclusione e la partecipazione
Uno degli aspetti centrali del lavoro di Giovanna M. Carli è il suo impegno per l’inclusione sociale. Ha promosso progetti che favoriscono la partecipazione di gruppi emarginati o svantaggiati, utilizzando l’arte come strumento per abbattere barriere culturali e sociali. Esempi di questo impegno includono:
- Coinvolgimento di giovani e associazioni. Ha collaborato con organizzazioni come l’Associazione per Crescere Insieme Onlus per creare eventi che permettessero a ragazzi con disabilità di esprimersi attraverso l’arte e la musica.
- Progetti educativi e di sensibilizzazione. Attraverso laboratori e attività didattiche, ha reso accessibili tematiche complesse legate al patrimonio storico e culturale.
Collaborazioni e riconoscimenti
Giovanna M. Carli ha collaborato con enti regionali, come il Consiglio Regionale della Toscana, e con istituzioni nazionali per lo sviluppo di eventi culturali di rilievo. Ha ricevuto apprezzamenti per il suo approccio inclusivo e innovativo, che integra arte, storia e sensibilità sociale.
Stile e contributi intellettuali
Carli si distingue per uno stile che combina:
- Rigore accademico: Approfondisce temi storici e artistici con una metodologia analitica e documentata.
- Visione umanistica: Cerca di restituire un significato etico e sociale al suo lavoro, evidenziando come la cultura possa essere un veicolo di progresso e coesione.
- Divulgazione accessibile: Ha pubblicato saggi e articoli che rendono temi complessi accessibili a un pubblico vasto, mantenendo al contempo un’elevata qualità contenutistica.
Progetti futuri
In linea con la sua carriera, Giovanna M. Carli continua a lavorare su progetti che esplorano il rapporto tra passato e presente, con particolare attenzione al ruolo delle arti nella società contemporanea. Tra i temi che potrebbero essere al centro delle sue iniziative future ci sono:
- La promozione del patrimonio culturale toscano.
- L’approfondimento di figure storiche che hanno lasciato un’eredità significativa nel campo dei diritti civili e della libertà.
Giovanna M. Carli rappresenta una figura di riferimento nel panorama culturale italiano, unendo un approccio intellettuale rigoroso con un forte impegno verso la partecipazione sociale e la trasmissione dei valori della memoria e dell’uguaglianza.
Bibliografia selezionata
Florence Nightingale: Nata a Firenze (2019): Una biografia che esplora la vita e l'eredità di Florence Nightingale, nata a Firenze, e il suo impatto sulla professione infermieristica.
La camicia dei Mille: opere d’arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita (2007): Un catalogo che accompagna la mostra omonima, celebrando il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi attraverso opere d'arte ispirate alla sua figura.
Mostre curate:
La camicia dei Mille: opere d’arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita (2007): Una mostra organizzata sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, che ha presentato opere d'arte dedicate a Giuseppe Garibaldi in occasione del bicentenario della sua nascita.
Opere donate al Consiglio regionale della Toscana: Una trilogia di volumi che documenta le opere d'arte donate al Consiglio Regionale della Toscana, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico regionale.
Ulteriori approfondimenti:
https://www.exibart.com/artista-curatore-critico-arte/giovanna-m-carli/
https://www.leonardolibri.com/autore-13566-giovanna-maria-carli.html
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