Pablo Picasso e le sue passioni
Pavia, Palazzo Vistarino
9 dicembre 2015 – 20 marzo 2016
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| Gli organizzatori della mostra, ph. by © F.Bruciamonti |
“Por desgracia uso las cosas según me lo dicta mi pasión.” Pablo Picasso
L’esposizione, curata da Lola Duran e Stefano Cecchetto, propone oltre 200 opere tra disegni, ceramiche e oli, provenienti da importanti raccolte private di tutto il mondo e dal museo di Mija Malaga, e illustra, nei suoi contenuti più autentici, i temi e le passioni che hanno dato vita alla creatività di Pablo Picasso e ne hanno influenzato l’esperienza umana e artistica.
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| Un momento del vernissage, ph. by © F.Bruciamonti |
Il teatro e il circo, la tauromachia, le donne e la politica: queste le passioni che danno titolo alla mostra. Temi centrali nell’immaginario artistico di Pablo Picasso nel contesto del XX secolo. Tematiche illustrate attraverso una grande varietà di tecniche. “Picasso e le sue passioni” propone un percorso completo nell’opera dell’artista spagnolo, che aiuta a comprendere al meglio l’evoluzione del suo linguaggio artistico: dai primi anni parigini con le incisioni del ciclo La Suite des saltimbanques (1913) all’esperienza più matura delle opere grafiche (disegni e litografie), a La Célestine del 1971. Un nucleo tematico importante è costituito dalle ceramiche,una delle poche collezioni complete in possesso di un privato, con il ciclo Tauromachia (1959), cui Picasso si è dedicato dopo la fine della seconda guerra mondiale.
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| Tauromachia, 1959 |
La sperimentazione di oggetti in ceramica (vasi, piatti, brocche, mattonelle dipinte) ha infatti accompagnato gli ultimi vent’anni di vita dell’artista, intrecciandosi indissolubilmente con le sculture, la grafica e soprattutto i lavori su tela. “Picasso e le sue passioni” offre quindi un’esposizione eterogenea per temi ed eclettica per ricerca stilistica, che culmina nei due dipinti a olio Tête de femme (1943) (olio su cartone intelato, 66×51) e Autoritratto del 1967 (gouache e inchiostro di china, 75×56,5).
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| Taureau, marli aux feuilles, 1957 |
La donna è il soggetto più sentito nella pittura di Pablo Picasso, è la verità più nascosta, il cavallo di battaglia più sicuro nella guerra di conquista della realtà, è un simbolo limpido, è l’inesauribile tesoro e la nemica che non depone mai le armi. E’ la joie de vivre e nello stesso tempo è l’ossessione a cui dare forma, la sua inseparabile compagna e la sua regina. Alcuni biografi attribuiscono alla presenza di Dora Maar l’influsso esercitato nella vita di Picasso dal 1935 al 1943 e anche nel suo radicale cambiamento dello stile pittorico.
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| Le tricorne, 1920 |
Il temperamento forte, nevrotico e intellettualmente isterico della sua compagna porta l’artista all’esasperazione del suo espressionismo estetico, sia nella scomposizione dei piani prospettici che nella profondità e acutezza interpretativa del carattere di lei.
Tête de femme, 1943 – olio su cartone intelato, 66×51- esposto a Pavia è l’ultimo – e forse il più completo – di una sequenza di quattro ritratti realizzati tutti nello stesso giorno il 3 giugno del 1943, quasi una sorta di addio a Dora Maar, immediatamente prima che l’artista incontrasse la sua prossima conquista e novella musa, la giovanissima Françoise Gilot.
Nei numerosi autoritratti realizzati nel corso della sua lunga carriera Pablo Picasso in fondo ha sempre svelato l’autentica passione della sua vita: quella per sé stesso. In Autoritratto, 1967 – Gouache e inchiostro di china, cm 75×56,5 – l’artista rivela tutta l’identità e l’alterità del suo doppio. Qui Picasso è l’uomo, l’artista, l’alchimista, ma è anche il Minotauro, il toro, il demone: è l’ombra che affiora dall’inconscio per tradire l’identità nascosta. Nella sua costante de-costruzione dell’Ego, Picasso si ritrae davanti allo specchio dell’anima nell’ossessione drammatica di rivelare la sua identità segreta prima di tutto a se stesso.
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| Una delle sale espositive, ph. by © F.Bruciamonti |
Pavia, unica città del nord Italia ad accogliere l’esposizione, apre eccezionalmente al pubblico le sale di palazzo Vistarino. La settecentesca “villa delle delizie”, affacciata sul Ticino, oggi sede della Fondazione universitaria Alma Mater Ticinensis, farà da scrigno, con le sue sale affrescate, le dorature e gli specchi, alle opere di Pablo Picasso. La mostra è organizzata dalla Fondazione universitaria Alma Mater Ticinensis e dall’Associazione Culturale ViviPavia, in partnership con MUSA Group e in collaborazione con il Comune e l’Università di Pavia.
Catalogo di mostra edito da Gli Ori a cura di Paola Gribaudo.
Pubblicato da Giovanna M. Carli
Giovanna M. Carli è una storica dell’arte che si è distinta per la sua capacità di intrecciare il rigore accademico con un approccio divulgativo e partecipativo. La sua formazione abbraccia diverse discipline umanistiche, con un’attenzione particolare alla storia dell’arte, alla memoria culturale e al ruolo delle arti nella costruzione dell’identità collettiva.
La sua visione si basa sull’idea che la cultura sia uno strumento per favorire il dialogo tra passato e presente, nonché un mezzo per promuovere l’inclusione sociale. Questo approccio interdisciplinare le ha permesso di lavorare su progetti innovativi che coinvolgono arte, teatro, musica e letteratura.
Valorizzazione della memoria storica
Giovanna M. Carli ha lavorato su progetti legati alla memoria storica, utilizzando la cultura come veicolo per preservare e trasmettere il significato di eventi e personaggi cruciali per la società contemporanea. Tra i suoi contributi più importanti:
- Giorno della Memoria. Ha curato eventi commemorativi, spesso intrecciando arti visive, musica e narrazione per sensibilizzare il pubblico sul dramma dell’Olocausto. Questi eventi mirano a mantenere viva la riflessione su temi come i diritti umani e la lotta contro ogni forma di discriminazione.
- Festa della Toscana. Con la sua direzione, numerosi eventi hanno celebrato il primato della Toscana nel campo dei diritti civili, come l’abolizione della pena di morte (1786). Ha enfatizzato l’importanza di trasmettere tali valori alle nuove generazioni.
Celebrazioni di centenari
Carli si è dedicata all’organizzazione di iniziative per ricordare personaggi e avvenimenti di rilievo, evidenziando il loro impatto sulla cultura contemporanea. Tra i suoi progetti:
- Eventi dedicati a Dante Alighieri* in occasione di celebrazioni dantesche regionali e nazionali.
- Mostre e conferenze incentrate su figure iconiche del teatro, della letteratura e dell’arte.
Focus sull'inclusione e la partecipazione
Uno degli aspetti centrali del lavoro di Giovanna M. Carli è il suo impegno per l’inclusione sociale. Ha promosso progetti che favoriscono la partecipazione di gruppi emarginati o svantaggiati, utilizzando l’arte come strumento per abbattere barriere culturali e sociali. Esempi di questo impegno includono:
- Coinvolgimento di giovani e associazioni. Ha collaborato con organizzazioni come l’Associazione per Crescere Insieme Onlus per creare eventi che permettessero a ragazzi con disabilità di esprimersi attraverso l’arte e la musica.
- Progetti educativi e di sensibilizzazione. Attraverso laboratori e attività didattiche, ha reso accessibili tematiche complesse legate al patrimonio storico e culturale.
Collaborazioni e riconoscimenti
Giovanna M. Carli ha collaborato con enti regionali, come il Consiglio Regionale della Toscana, e con istituzioni nazionali per lo sviluppo di eventi culturali di rilievo. Ha ricevuto apprezzamenti per il suo approccio inclusivo e innovativo, che integra arte, storia e sensibilità sociale.
Stile e contributi intellettuali
Carli si distingue per uno stile che combina:
- Rigore accademico: Approfondisce temi storici e artistici con una metodologia analitica e documentata.
- Visione umanistica: Cerca di restituire un significato etico e sociale al suo lavoro, evidenziando come la cultura possa essere un veicolo di progresso e coesione.
- Divulgazione accessibile: Ha pubblicato saggi e articoli che rendono temi complessi accessibili a un pubblico vasto, mantenendo al contempo un’elevata qualità contenutistica.
Progetti futuri
In linea con la sua carriera, Giovanna M. Carli continua a lavorare su progetti che esplorano il rapporto tra passato e presente, con particolare attenzione al ruolo delle arti nella società contemporanea. Tra i temi che potrebbero essere al centro delle sue iniziative future ci sono:
- La promozione del patrimonio culturale toscano.
- L’approfondimento di figure storiche che hanno lasciato un’eredità significativa nel campo dei diritti civili e della libertà.
Giovanna M. Carli rappresenta una figura di riferimento nel panorama culturale italiano, unendo un approccio intellettuale rigoroso con un forte impegno verso la partecipazione sociale e la trasmissione dei valori della memoria e dell’uguaglianza.
Bibliografia selezionata
Florence Nightingale: Nata a Firenze (2019): Una biografia che esplora la vita e l'eredità di Florence Nightingale, nata a Firenze, e il suo impatto sulla professione infermieristica.
La camicia dei Mille: opere d’arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita (2007): Un catalogo che accompagna la mostra omonima, celebrando il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi attraverso opere d'arte ispirate alla sua figura.
Mostre curate:
La camicia dei Mille: opere d’arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita (2007): Una mostra organizzata sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, che ha presentato opere d'arte dedicate a Giuseppe Garibaldi in occasione del bicentenario della sua nascita.
Opere donate al Consiglio regionale della Toscana: Una trilogia di volumi che documenta le opere d'arte donate al Consiglio Regionale della Toscana, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico regionale.
Ulteriori approfondimenti:
https://www.exibart.com/artista-curatore-critico-arte/giovanna-m-carli/
https://www.leonardolibri.com/autore-13566-giovanna-maria-carli.html
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