 |
| Allestimento con Mimmo Paladino e Sebastian Matta sullo sfondo |
Neocubismo, informale, pop art, minimalismo, arte concettuale: La ceramica che cambia. La scultura ceramica in Italia dal secondo dopoguerra in mostra al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza dal 28 giugno 2014 al 1 febbraio 2015 racconta, in centoventi opere, come dal dopoguerra fino agli anni 2000, l’approccio alla ceramica sia cambiato avvicinandosi sempre più al valore scultoreo.
Uno sguardo, ad oggi inedito, di un percorso di grande eccellenza artistica nella quale l’Italia ha avuto un ruolo chiave e indiscusso. “Persiste una notevole difficoltà critica – scrive Claudia Casali, curatrice della mostra – nell’affrontare la dimensione ‘scultura ceramica’, per decenni vincolata ad ottuse gerarchie di genere legate ad una presunta genialità scevra dalla tecnica. Il presunto ‘primato delle arti alte’, contro cui lo stesso Martini si scaglia”.

Così per la prima volta vengono esposti assieme ai grandi protagonisti del cambiamento della scultura italiana, non solo ceramica, come: Arturo Martini, Lucio Fontana, Leonardo Leoncillo, Fausto Melotti, Nanni Valentini, altri artisti che ai grandi si sono ispirati, ma non per questo sono meno importanti come Sebastian Matta, Diato, Asger Jorn, Aligi Sassu, Angelo Biancini, Domenico Matteucci, Pino Spagnulo, Giacinto Cerone, Ugo Nespolo, Enrico Baj, Pablo Echaurren, Luigi Ontani, Giosetta Fioroni, Mimmo Paladino, Bertozzi & Casoni, per citare solo i più noti.

Si comincia con Arturo Martini. Martini nel 1945 scrisse: “La statuaria è morta, ma la scultura è viva” anticipando i temi a venire e influenzando moltissimi artisti con connotazioni poetiche che richiamano certe soluzioni martiniane ed espressioniste. Poi la mostra si snoda attraverso la sezione del picassismo e del neocubismo, due eredità importanti che in ceramica vengono sviluppate tra gli anni ’50 e ’60, fino ad arrivare alla grande stagione dell’Informale (Leoncillo e Fontana) e alle sue molteplici declinazioni, per passare alla dimensione astratta che dalla metà degli anni Sessanta porta un rinnovamento e una riflessione sulla ceramica come rivestimento o intervento architettonico a partire da invenzioni modulari.
 |
| Lucio Fontana, Tomba Melandri |
Quelli sono anche gli anni “poveristi” dove la ceramica viene apprezzata come “terra” e per la sua dimensione organica, fino a concludere con una parte dedicata ai percorsi più eccentrici nel quale spiccano percorsi singolari e molto personali: come Fior, Bonaldi, Antibo, Marano, Laveri e Leoni.
Grazie a questa mostra il Museo Internazionale delle Ceramiche rispolvera dai depositi una cinquantina di pezzi della propria collezione.
“Questo è molto importante – sostiene Pier Antonio Rivola, presidente della Fondazione Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza – perché ci permette di fare emergere dai nostri depositi opere straordinarie che fino ad ora non erano state esposte e che finalmente potranno essere ammirate dal pubblico”.

La mostra è organizzata grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, con il sostegno di Banca di Romagna-Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena e di Regione Emilia Romagna, rientra nella attività di Faenza per Ravenna Capitale 2019, con la collaborazione di un Comitato Scientifico di studiosi d’eccezione: Maria Vittoria Marini Clarelli, Soprintendente Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma; Luigi Ficacci, Soprintendente PSAE Bologna; Cecilia Chilosi, studiosa della ceramica ligure; Flaminio Gualdoni, critico e storico dell’arte, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera; Nico Stringa, storico dell’arte, docente all’Università Cà Foscari di Venezia, Claudia Casali, direttrice del MIC in Faenza.
Elenco degli artisti in mostra
Aldo Ajò, Attilio Antibo, Marino Baitello, Enrico Baj, Germano Belletti, Roberto Bertagnin, Angelo Biancini, Nello Bini, Federico Bonaldi, Luigi Broggini, Antonia Campi, Carlos Carlé, Nino Caruso, Pietro e Andrea Cascella, Bertozzi & Casoni, Pino Castagna, Giacinto Cerone, Sandro Cherchi, Salvatore Cipolla, Albert Diato, Pablo Echaurren, Ansgar Elde, Agenore Fabbri, Marcello Fantoni, Candido Fior, Giosetta Fioroni, Lucio Fontana, Mariano Fuga, Goffredo Gaeta, Emidio Galassi, Guido Gambone, Franco Garelli, Nedda Guidi, Asger Jorn, Giorgio Laveri, Leoncillo Leonardi, Alfonso Leoni, Adriano Leverone, Sandro Lorenzini, Ugo Lucerni, Giuseppe Lucietti, Luigi Mainolfi, Ugo Marano, Guido Mariani, Marino Marini, Arturo Martini, Roberto Sebastian Matta, Domenico Matteucci, Serafino Mattucci, Salvatore Meli, Fausto Melotti, Francesco Messina, Carlo Negri, Ugo Nespolo, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Andrea Parini, Giovanni Petucco, Pompeo Pianezzola, Antonio Recalcati, Francesco Rigon, Aldo Rontini, Ivo Sassi, Aligi Sassu, Giorgio Saturni, Carlo Sbisà, Giancarlo Sciannella, Pino Spagnulo, Enrico Stropparo, Gavino Tilocca, Alessio Tasca, Guerrino Tramonti, Panos Tsolakos, Nanni Valentini, Antonio Violetta, Arrigo Visani, Tono Zancanaro, Carlo Zauli, Umberto Zimelli
Scheda
Titolo: La ceramica che cambia. La scultura ceramica in Italia dal secondo dopoguerra. Da Fontana a Leoncillo, da Melotti a Ontani
Dove: Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, viale Baccarini 19, Faenza (Ra)
A cura di Claudia Casali
Inaugurazione: 27 giugno, ore 18
Periodo: 28 giugno 2014 – 1 febbraio2015
Info: 0546 697311, http://www.micfaenza.org
Pubblicato da Giovanna M. Carli
Giovanna M. Carli è una storica dell’arte che si è distinta per la sua capacità di intrecciare il rigore accademico con un approccio divulgativo e partecipativo. La sua formazione abbraccia diverse discipline umanistiche, con un’attenzione particolare alla storia dell’arte, alla memoria culturale e al ruolo delle arti nella costruzione dell’identità collettiva.
La sua visione si basa sull’idea che la cultura sia uno strumento per favorire il dialogo tra passato e presente, nonché un mezzo per promuovere l’inclusione sociale. Questo approccio interdisciplinare le ha permesso di lavorare su progetti innovativi che coinvolgono arte, teatro, musica e letteratura.
Valorizzazione della memoria storica
Giovanna M. Carli ha lavorato su progetti legati alla memoria storica, utilizzando la cultura come veicolo per preservare e trasmettere il significato di eventi e personaggi cruciali per la società contemporanea. Tra i suoi contributi più importanti:
- Giorno della Memoria. Ha curato eventi commemorativi, spesso intrecciando arti visive, musica e narrazione per sensibilizzare il pubblico sul dramma dell’Olocausto. Questi eventi mirano a mantenere viva la riflessione su temi come i diritti umani e la lotta contro ogni forma di discriminazione.
- Festa della Toscana. Con la sua direzione, numerosi eventi hanno celebrato il primato della Toscana nel campo dei diritti civili, come l’abolizione della pena di morte (1786). Ha enfatizzato l’importanza di trasmettere tali valori alle nuove generazioni.
Celebrazioni di centenari
Carli si è dedicata all’organizzazione di iniziative per ricordare personaggi e avvenimenti di rilievo, evidenziando il loro impatto sulla cultura contemporanea. Tra i suoi progetti:
- Eventi dedicati a Dante Alighieri* in occasione di celebrazioni dantesche regionali e nazionali.
- Mostre e conferenze incentrate su figure iconiche del teatro, della letteratura e dell’arte.
Focus sull'inclusione e la partecipazione
Uno degli aspetti centrali del lavoro di Giovanna M. Carli è il suo impegno per l’inclusione sociale. Ha promosso progetti che favoriscono la partecipazione di gruppi emarginati o svantaggiati, utilizzando l’arte come strumento per abbattere barriere culturali e sociali. Esempi di questo impegno includono:
- Coinvolgimento di giovani e associazioni. Ha collaborato con organizzazioni come l’Associazione per Crescere Insieme Onlus per creare eventi che permettessero a ragazzi con disabilità di esprimersi attraverso l’arte e la musica.
- Progetti educativi e di sensibilizzazione. Attraverso laboratori e attività didattiche, ha reso accessibili tematiche complesse legate al patrimonio storico e culturale.
Collaborazioni e riconoscimenti
Giovanna M. Carli ha collaborato con enti regionali, come il Consiglio Regionale della Toscana, e con istituzioni nazionali per lo sviluppo di eventi culturali di rilievo. Ha ricevuto apprezzamenti per il suo approccio inclusivo e innovativo, che integra arte, storia e sensibilità sociale.
Stile e contributi intellettuali
Carli si distingue per uno stile che combina:
- Rigore accademico: Approfondisce temi storici e artistici con una metodologia analitica e documentata.
- Visione umanistica: Cerca di restituire un significato etico e sociale al suo lavoro, evidenziando come la cultura possa essere un veicolo di progresso e coesione.
- Divulgazione accessibile: Ha pubblicato saggi e articoli che rendono temi complessi accessibili a un pubblico vasto, mantenendo al contempo un’elevata qualità contenutistica.
Progetti futuri
In linea con la sua carriera, Giovanna M. Carli continua a lavorare su progetti che esplorano il rapporto tra passato e presente, con particolare attenzione al ruolo delle arti nella società contemporanea. Tra i temi che potrebbero essere al centro delle sue iniziative future ci sono:
- La promozione del patrimonio culturale toscano.
- L’approfondimento di figure storiche che hanno lasciato un’eredità significativa nel campo dei diritti civili e della libertà.
Giovanna M. Carli rappresenta una figura di riferimento nel panorama culturale italiano, unendo un approccio intellettuale rigoroso con un forte impegno verso la partecipazione sociale e la trasmissione dei valori della memoria e dell’uguaglianza.
Bibliografia selezionata
Florence Nightingale: Nata a Firenze (2019): Una biografia che esplora la vita e l'eredità di Florence Nightingale, nata a Firenze, e il suo impatto sulla professione infermieristica.
La camicia dei Mille: opere d’arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita (2007): Un catalogo che accompagna la mostra omonima, celebrando il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi attraverso opere d'arte ispirate alla sua figura.
Mostre curate:
La camicia dei Mille: opere d’arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita (2007): Una mostra organizzata sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, che ha presentato opere d'arte dedicate a Giuseppe Garibaldi in occasione del bicentenario della sua nascita.
Opere donate al Consiglio regionale della Toscana: Una trilogia di volumi che documenta le opere d'arte donate al Consiglio Regionale della Toscana, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico regionale.
Ulteriori approfondimenti:
https://www.exibart.com/artista-curatore-critico-arte/giovanna-m-carli/
https://www.leonardolibri.com/autore-13566-giovanna-maria-carli.html
Vedi tutti gli articoli di Giovanna M. Carli